Vivevo al Nord e da una piccola radio locale davo lettura dei quotidiani. Con la voce strozzata leggevo di corpi straziati, di giocattoli spezzati, di persone che si recavano in vacanza e invece avevano trovato l’orrore sulla loro strada. Oggi, assieme a tanti altri, sono ancora qua a ricordare un dolore nazionale e una delle tante pagine della storia italiana rimaste misteriose, come se un paese potesse andare avanti non conoscendosi. Domani pare che dal governo nessuno si recherà a Bologna: una vergogna terribile, questa. Dove si può essere domani se non a Bologna?
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