AAA Cercasi informazioni sull’acqua


Si auspicano informazioni sull’acqua potabile (?) a Cortale. Com’è lo stato di salute dell’ammalata? E’ in via di guarigione? Si è aggravata? Sta per morire? Si hanno referti medici e possiamo conoscerli, noi che paghiamo il gravoso costo per le cure della paziente? Perché le notizie vengono fornite col….contagocce?

52 pensieri su “AAA Cercasi informazioni sull’acqua

  1. So che sono state fatte le analisi settimana scorsa dal nostro ufficio tecnico e i valori dovrebbero essere nella norma. Per revocare l’ordinanza ufficialmente pero’ mi dicono che c’e’ da aspettare che l’arpacal faccia le sue dovute controanalisi. non sono nessuno, sono semplicemente andato a chiedere al comune notizie certe.

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  2. Come al solito, l’intellettuale che scrive AAA cercasi informazioni sull’acqua,
    aspetta che qualcuno si rechi a casa sua gli apra il rubinetto e dopo aver bevuto dia la sentenza sulla qualità della stessa magari allegando anche le dovute analisi.
    Ma perchè non alzi il culo e ti vai ad informare semplicemente come fanno tutti i normali cittadini?
    Piuttosto che cercarle in internet le informazioni valle a chiedere dove sicuramente sapranno dartele.
    U solitu/a basta mu scrive ed è cuntiantu/Cuntenta…
    Cuntiantu/Cuntenta ijru/a ……

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  3. Chi amministra ha il dovere di informare ed è anche suo interesse trovare il modo per comunicare con il più alto numero possibile di cittadini, non fosse altro che per avere un consenso sempre maggiore.
    L’idea poi che tutti la mattina dobbiamo passare dal comune per sapere come vadano le cose ( per le quali paghiamo le tasse ), è a dir poco bislacca. Marco Damilano, a proposito di Bondi che ha piagnucolato perché la democrazia è gravosa per i governanti che vorrebbero essere perennemente applauditi, ha detto: “In democrazia i giornali scrivono e l’opposizione prepara mozioni, mica tortura”. Nel nostro gentile paesello chi ci amministra dorme tranquillo, poiché in fondo ci limitiamo a chiedere se possiamo bere senza paura: eppure dall’alto si risponde incarogniti. Ma solo i servi non parlano. E la si smetta con la solfa patetica dell’intellettuale ( abitudine su cui Freud avrebbe molto da dire ), che neppure negli anni Cinquanta si tirava fuori!

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  4. Non è che l’argomento mi appassioni molto in quanto sono nemico dell’acqua: bevo solo vino e mi lavo raramente. Ma stamattina un amico mi ha detto che la situazione è rientrata nella norma e che, come al solito, la causa delle alterazioni nei valori della potabilità era da addebbitare a lavori di manutenzione svolti dall’Arpacal. Insomma chiacchiere. Le “autorità” n0n si sentono in dovere di informare con il crisma dell’ufficialità. Aspettiamo anche noi che Silvio acquisti una villa a Cortale.

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  5. Si ripetono sempre le stesse cose…. Ma non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire. A oggi non vi e’ niente di ufficiale, a parte quello che viene pubblicato, e quindi un comune non puo’ comunicare “ufficialmente” qualcosa che non lo e’. O no?

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  6. non ci sono parole… sapete solo fare chiacchiere spicciole e ridicole!Il comune ha fatto le sue analisi non penso che aspettasse i 72 € del “solito”, ora è l’Arpacal che deve fare le sue analisi e il Comune non centra niente, è la procedura da quello che mi sembra di aver capito e come tutte le ose ha i suoi tempi!

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  7. Titolo di un manifesto del vecchio PCI nell’ estate 1978: Il Comune fa acqua da tutte le parti e Cortale soffre la sete. Le stesse cose ritornano (Musil) ma non mi sognerei mai di paragonare il sindaco di allora ai figuranti odierni.

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  8. Medaglia al coraggio di Notaris.
    Complimenti per la missione che state svolgendo….
    Andate a leggere sul blog di Notaris e rendetevi conto di che impressione diamo a chi stà al di fuori della realtà di chi scrive.
    Viene descritta una realtà truccata dove anche fatti di routine vengono posti come problemi insormontabili (vedi caso acqua.. è routine), ma dove ancor peggio i blog o i post come questi vengono utilizzati per contrastare in modo evidente avversari politici.
    Per dire che non si è fascisti o razzisti o meglio ancora mafiosi….. Brava sei l’unica a Cortale.. e si perchè tutti gli altri non lo sono?
    Tutto questo offende la dignità di ogni Cortalese che viene presentato al web quindi al mondo con una immagine distorta. Invito perciò chi non intende contrastare su internt i colori politici , di combattere questo schifo.
    Immaginate se piuttosto che fare demagogia con finti interessi al paese, si proponessero sul web le belleze del nostro paese, l’arte, la cultura ecc, forse chi per sbaglio si imbattesse su uno di questi blog sarebbe stimolato a visitare Cortale con evidente ritorno di benessere per tutti.
    Ma la missione non è mirata a ciò e chi la conduce preferisce stare nascosto dietro ad un monitor di pc piuttosto che fare una passeggiata in un paese diverso magari invaso da turisti con i quali confrontarsi..Ma è anche vero che per confrontarsi bisogna avere delle qualità che onestamente non si riscontrano nell’animo di chi apre questi post.
    Non solo ho il sentore che tale personaggio abbia già occupato in qualche modo poltrone amministrative, e se la mente non mi tradisce non ricordo di miracoli avvenuti..
    Ai cortalesi dico opponetevi a chi finge di voler risolvere i problemi del paese(quindi nostri) perchè questi non si risolvono sui blog piuttosto diciamo a chi scrive tanto e risolve poco di uscire allo scoperto e perchè no a proporre delle soluzioni, di prenotarsi una poltrona al potere e da lì mettere in atto le sue idee. A risultati ottenuti i cortalesi sicuramente sapranno giudicare.

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  9. Evidentemente il mio blog non è più sufficiente a contenere l’avversione per le opinioni che liberamente esprime che oramai essa tracima in ogni dove nella rete. Ringrazio sentitamente per le parole di elogio della gentile interlocutrice, tuttavia mi sento in dovere di precisare quanto segue: 1) non pretendo di risolvere i problemi del paese 2) Non esistono in circolazione persone dotate di spessore tale da meritarsi la qualifica di miei “avversari politici” 3) Su un punto ha ragione la cortese polemista di sopra: non avendo poteri taumaturgici non ho fatto miracoli quando ho ricoperto responsabilità pubbliche. D’altronde il mio sindaco era forse più abilitato di me in questo campo. Ho fatto semplicemente il mio dovere lavorando disinteressatamente al servizio dei cittadini e contrastando, quando è stato necessario, con decisione le degenerazioni affaristiche della politica. Tutto qui. Quanto al mio blog, se vi suscita l’orticaria perchè lo visitate? non è rivolto a voi e i vostri interventi ne abbassano il livello. Lo sconcerto dell’amico americano si riferiva proprio alla vostra animosità.Poi il buon gusto (che ti manca) dovrebbe farti astenere dall’esprimere valutazioni sulle mie abitudini private, visto che tu e i tuoi compari evitate accuratamente di firmarvi. Comunque tu non sei la peggiore: almeno mi risparmi certe volgarità a cui ricorrono i pasdaran che infestano il mio blog.

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  10. Il purosangue non sa che anche Saviano è stato accusato di rovinare l’immagine del paese all’estero per ciò che scrive. Inquietante poi l’appello ai cortalesi. Non è colpa di Saviano se in Campania c’è la camorra e non è colpa di un blog se Cortale è caduta così in basso.

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  11. Gentile Italia Serratore, una mia antipatizzante, temporaneamente emigrata sul suo blog, che poi frequenta assiduamente se non altro, per manifestarle il suo malanimo(Cfr. Italia Serratore, mi accusa delle solite nefandezze a cui aggiunge una (per me)incredibile novità: i miei post falsificherebbero la realtà cortalese e rovinano l’immagine del paese presso i lettori forestieri con conseguenze negative sull’economia locale perchè dissuaderebbero i turisti a visitare un luogo così malfamato. Potenza della rete verrebbe da esclamare! D’altronde proprio in questi giorni abbiamo scoperto che in Nord Africa la rivolta corre proprio sul web. Solo che nel nostro caso l’affermazione è risibile al pari dell’accusa di “truccare” la realtà. Siccome immagino che la mia cortese interlocutrice sia laureata, al fine di consentirgli una lettura non viziata da grossolani pregiudizi, mi permetto di sottoporre alla sua attenzione queste parole di Max Weber:
    <<Non c’è nessuna analisi puramente “oggettiva” della vita culturale o dei “fenomeni sociali” indipendentemente da punti di vista specifici e “unilaterali” in base a cui essi sono – espressamente o tacitamente, consapevolmente o inconsapevolmente – scelti come oggetto della ricerca, analizzati e organizzati nell’esposizione… Ogni conoscenza della realtà culturale è sempre una conoscenza da particolari punti di vista; è vincolata a presupposti “soggettivi”, in quanto essa si occupa soltanto di quegli elementi della realtà che hanno una relazione – per quanto indiretta – con i processi ai quali attribuiamo un significato culturale.
    Una volta esplicitato il punto di vista da cui muove una particolare ricostruzione della realtà, essa è pienamente legittima e si confronta con le altre tesi circolanti nel dibattito all’insegna del pluralismo e della tolleranza, o per dirla sempre con Weber, del “politeismo dei valori”. Il criterio che ispira la mia scrittura è dichiaratamente tendenzioso, critico, radicale; visto che non riuscono a capirlo, non sono tenuti né a leggere il blog né a condividerlo, anzi la loro opinione non mi interessa minimamente. Sono sicuro che Lei non condividerà questa parte del mio discorso, ma sono arrivato alla conclusione che il ricorso continuo a polemiche stereotipate e a insulti personali (sono stato definito pazzoide, asociale, frustrato, invidioso, onanista mentale e additato come nemico dei cortalesi) sotto la copertura dell’anonimato mette maggiormente in risalto una grande inciviltà e immaturità politica. Anche se capisco che inveire senza ragionare costa meno fatica intellettuale. La ringrazio per la cortese ospitalità e le porgo i miei migliori auguri assieme ai complimenti per il suo blog.

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  12. L’intervento di “Cortalese purosangue” è permeato da un pesante oscurantismo, oltre che essere per parecchi aspetti farneticante. Lo sa, caro Notaris, che a Isola di Capo Rizzuto la Girasole viene accusata di denigrare il gentile suo paese perché parla di mafia? Si consoli, quindi, e mantenga la sua forza!

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  13. fatevi l’analisi privatamente, i vari accertatori pubblici hanno valori di riferimento troppo elevati, confrontate i risultati e fatevi un idea di quello che bevete.

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  14. Io non sono andato al comune “grazie” ad un prete. Mica me lo aveva ordinato il medico! Fui candidato da un partito che rappresentava le classi più deboli (ancora esistevano!) della società cortalese e non le famiglie numerose che portano i voti e uccidono la politica con i loro interessi. Al tempo non esistevano cortalesi purosangue e meticci. Vincemmo le elezioni perchè i cortalesi votarono l’onestà e le capacità presenti in una lista che rappresentava la parte migliore del paese e ne incarnava la speranza di rinnovamento. Fu anche il premio per il coraggio con cui avevamo combattuto l’affarismo del quinquennio precedente. Tutti i protagonisti di quella esperienza, vecchi e giovani, avvertivano la serietà del compito a cui si accingevano per una sorta di debito contratto verso le vecchie generazioni degli umiliati e offesi e per il legame orgoglioso che avevamo con i simboli del presente (Il partito della casse operaia, di Berlinguer e di Gramsci). Sentivamo il dovere di migliorarci con lo studio e di lavorare, dando il meglio di noi, per servire una grande causa che andava ben oltre Cortale. Anche se è stata un’occasione perduta per il paese (forse quella definitiva) non è dato a nessuno mescolare il livello della tensione ideale e delle cose realizzate in quella stagione con la miseria morale ed il pressapochismo dei giorni attuali. Non te lo permetto anche per la pusillanimità dell’anonimato.Chi sei tu che osi parlare di uomini e cose con cui non puoi competere perchè troppo grandi per te? Il prete di cui sparli venne sospeso “a divinis” perchè decise di candidarsi con i comunisti, mica manovrava i pacchetti di voti dietro le quinte! E i giovani di allora davano l’assalto al cielo lasciando alle beghine il culto dei santi. Passo e chiudo.

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  15. Povero Notaris, in questi giorni ne stà prendendo da tutti le parti…
    Salta come un canguro da un blog all’altro per difendersi.
    Ma lasciatelo scrivere tanto se la canta e se la suona a suo piacere.
    Poi da come scrive dall’alto del suo sapere chi siamo noi per competere con lui..
    E poi mi chiedo ma non ha attru chi fare a tutte le ore è li pronto per ribattere..
    Bella fatiga!!!!!

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  16. Quello dell’anonimo maledicente è un evidente complesso d’inferiorità tramutatosi in senso di colpa. Si sente giudicato per quello che è, una nullità, e proietta sugli altri le sue pulsioni distruttive inconsce.

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  17. C’è un gruppetto di 50-60enni che ha deciso di attendere la fine dei propri giorni davanti a un computer a maledire il prossimo; scelta rispettabilissima, per carità, ma certo il dott. Freud saprà spiegarci cosa c’è dietro.

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  18. Satiriasi compulsiva sublimata, potrebbe essere. Ma in vero, da analista consumato delle nevrosi della società, mi sembra di poter dire che loro hanno un mondo di cose da raccontare in maniera ironica e intelligente, mentre voi, giovani parvenu, schiumate rabbia dal basso della vostra incultura. Non c’è niente da fare: siete anonimi in tutti i sensi.

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  19. Dell’amministrazione Siclari e Notaris si sa tutto, aspetteremo che si concluda quella di Scalfaro e Mascaro e poi potranno essere messe a confronto per stabilire chi delle due abbia amministrato meglio, per la gioia dei giovani parvenu e dei vecchi arrapati che imperversano sulla rete.

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  20. Ora per la felicità del dottore non sono più anonimo,
    visto che per non esserlo basta scrivere Mario Bianchi, Dott. Freud, Italia Serratore ecc.
    Poi vista la mia non giovane età ( per l’esattezza 61 fra qualche giorno) così come risulta dalla diagnosi dell’analista consumato dico che purtroppo i giovani sono il risultato di una generazione fallita alla quale io appartengo e mi sembra anche il Dott. Freud.
    Perciò non diamoci la zappa sui piedi e facciamo analisi più appropriate.
    Concludo dicendo che se il dott. è un analista consumato della nevrosi della società, sicuramente si sarà consumato in un epoca non attribuibile ai giovano moderni e infatti i nostri figli stanno pagando i debiti di una classe dirigente fallita.

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  21. Tutti contenti ora che l’acqua e’ di nuovo potabile?
    Comunque non penso che questa sia l’amministrazione solo di Scalfaro e Mascaro, sono quasi tutti impegnati anche alcuni che sono semplici consiglieri ma si vedono ovunque, forse e’ per questo che finalmente questo comune sembra funzionare??

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  22. A quanto pare la canaglia si è mobilitata. Strepitino pure e che cuociano nel loro brodo. Da questi personaggi non è possibile ricavare nulla. Amen.

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  23. Egregio informato,
    la ringrazio perché divide la sua fortuna con noi comuni mortali e ci fa la grazia di darci la buona novella. Lei è da elogiare anche per il fatto che si rivolge agli altri con una certa gentilezza, a differenza di alcuni suoi amici che utilizzano toni da guerra civile. Evidentemente ricorda che siamo suoi concittadini e che quindi abbiamo gli stessi suoi diritti, anche se votiamo in maniera diversa. La democrazia è veramente cosa difficile!
    Spero anche che, come me, lei oggi sia rimasta sconvolta perché fra tanto scrivere nessuno ha avuto una parola per l’intimidazione, da cui era partito tutto il discorso, e che invece ci si sia a dedicati a stabilire differenze bizantine con uno che non considerate amico.

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  24. Gentilissima Italia Serratore, ieri ho trascorso un bel pomeriggio a Lamezia ascoltando una lezione sul brigantaggio del prof. Saverio Di Bella a cui ho fatto assistere anche alcuni miei alunni. Sono stato accolto affettuosamente dal docente universitario che si è complimentato per la competenza e la passione civile di un mio intervento e da tante altre vecchie conoscenze lì presenti: Il sen. Pingitore, l’on. Fittante, il prof. Bagnato e così via; tutte persone a lei note, di profondo sentire democratico e di vasti interessi culturali che un tempo erano di casa a Cortale (Di Bella sarà intervenuto almeno in quattro occasioni), apprezzando del nostro paese l’elevato livello della vita civile e la ricchezza del dibattito politico e culturale. Altri tempi, lei mi dirà. Ma deve essere accaduta una vera e propria catastrofe civile se lo stesso centro vent’anni dopo appare irriconoscibile, sfigurato nei suoi connotati più caratteristici: la gentilezza, la signorilità, la distaccata bonomia con cui venivano depotenziata ogni possibile contesa…
    Ritornato a Cortale, la sera, è bastato aprire il suo blog e sono rimasto trasecolato di fronte a ciò che si parava davanti ai miei occhi: mi son sentito trasportato da una forza oscura in un incubo di Dylan Dog ma senza l’ausilio del suo assistente Groucho Marx. Un numero spropositato di commenti ad opera di sconosciuti si scagliavano contro la mia persona con epiteti ingiuriosi e sprezzanti. Davano l’idea di una muta di cani che si avventano sulla preda per farne scempio. E’ stato sufficiente perché si scatenassero in modo così selvaggio che lei mi menzionasse in modo positivo nel suo blog a proposito di un episodio inquietante che avevo segnalato. Mi rendo conto che si tratta solo di due individui (facilmente individuabili nonostante si nascondano vigliaccamente) che si sono attribuiti il ruolo di guardiani zelanti dell’amministrazione e, ora, per compiacere i loro superiori, buttano avventatamente due nomi nella mischia, convinti di aver giocato due carichi di briscola. Non cadrò nella trappola ed eviterò accuratamente ogni competizione con persone che appartengono ad un’epoca e a un mondo diversi dai miei, con altri linguaggi, simboli e interessi e che ho soltanto incrociato in tempi passati senza che lasciassero traccia durevole nella mia esperienza di vita. E’ molto grave che questi due idioti non si accorgano minimamente di rendere, con toni così esagitati, un pessimo servigio all’amministrazione di cui fanno parte e al paese che dicono di voler rappresentare (così indegnamente, me lo lasci dire). E’ però ancora più grave che dall’interno di un’istituzione pubblica che deve tutelare la dignità e la libertà di tutti, non si levi nessuna voce per ricondurre alla calma i facinorosi. Queste pulsioni distruttive sono sempre esistite nella società cortalese ma venivano tenute a bada dalla politica e si manifestavano in altri ambiti mentre ora, rottosi l’argine, dilagano e vorrebbero spadroneggiare a tutto campo. L’unico modello di comunicazione che riescono a concepire è quello delle servizievoli veline di propaganda che commissionano alle disponibili gazzette locali. Forse è questo che li disturba. Il rifiuto del pensiero uniforma. Umori così volgari e sguaiati li vediamo imperversare anche nel resto d’Italia dove trovano sfogo negli umori plebei della destra populista mentre da noi si sono accasati da un’altra parte, in una terra di nessuno lasciata senza presidio dall’abdicazione della nostra generazione. Mi piacerebbe conoscere la sua opinione su queste considerazioni visto che ogni tanto anche lei viene onorata delle attenzioni della macchina del fango cortalese.

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  25. Tralasciando la delirante disputa in atto, si potrebbe discutere più costruttivamente riguardo l’atto intimidatorio di questi giorni, come , per altro fatto notare dalla blogger.

    Saluti e complimenti per il blog

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  26. “L’informato” (a?) rappresenterebbe il volto umano dell’amministrazione. Si differenzia dagli altri solo perchè rivendica presunti meriti e uno spicchio di celebrità anche per sè. Ma si guarda bene dal condannare le violenze verbali dei suoi amici.
    Al “cortalese d’importazione” la disputa in atto sembra delirante ma mette tutti nello stesso sacco, aggressori e aggredito. Complimenti, un bell’esempio di cerchiobottismo!

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  27. Toc toc…Posso?
    Io non sono un amministratore, sono vicino a questa amministrazione e la sostengo senza nessuna paura. Sono sensibile a tutto quello che sta succedendo ma ritengo che si facciano troppe polemiche sterili e senza senso perché gli amministratori e i dipendenti sono sempre disponibili a chiarire ogni argomento anche con gli avversari, qui invece si fanno polemiche che vengono sostenute da una piccola cerchia senza voler venire a capo di quello di cui ci si interroga.
    Passo e chiudo

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  28. “Delirante” era solo un enfasi retorica per sottolineare che accapigliarsi per dimostrare di essere sempre i primi della classe equivale a ingaggiare, rispetto alla preoccupante ondata di atti intimidatori, una gara a chi ce l’ha più lungo.

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  29. E’ inutile giocare con le parole per nascondersi dietro una salomonica equidistanza: non si tratta nè di dispute deliranti nè di differenze bizantine ma di squadrismo informatico. Bisognerebbe avere il coraggio di riconoscerlo nei confronti di un ospite del proprio blog che è stato tirato in ballo suo malgrado esponendolo all’aggressione. Basta rileggersi il post e il sequel di commenti per capirlo.

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  30. Senza paura… che brava! paura di che, poi? Bisognerebbe dire “senza vergogna”, visti i tristi figuri con cui ci si schiera. Intanto i fatti concreti e le persone in carne e ossa scompaiono dietro la giostra di parole. A questo serve, a chi comanda, inventarsi un capro espiatorio: a distogliere l’attenzione dai problemi reali.

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  31. Per Notaris.
    Per fermare le contumelie, ieri sera ho cercato di spostare la discussione da Notaris al grave fatto che Notaris aveva denunciato. Ho anche detto di aver rinvenuto negli interventi “toni da guerra civile” ed io uso i termini senza snaturarne il significato e non per barare. Quando nel post ho poi parlato di coraggio per la posizione assunta dall’altro blog, intendevo esprimere la mia solidarietà ed il mio apprezzamento, non certo machiavellicamente “tirare in ballo ” qualcuno “esponendolo all’aggressione”. E’ vero inoltre che a me non piace nuotare nello sterco o fare il pugile e che cerco di far restare il contrasto nell’ambito di una diversità ideale, poiché il mio scopo principale è mantenere il più possibile il rispetto fra le persone, ma so schierarmi e non sono mai stata dalla parte della maggioranza. Quanto alle “differenze bizantine”, mi pare che esse possano trovarsi in un paese dove si arriva a disquisire di cortalesi veraci e non, di chi lavora per il buon nome del paesello e di chi invece punta allo sfascio.
    Su tali argomenti non credo vada aggiunto altro.

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  32. ANCORA UNA VOLTA HO RIMASTO SOLO
    Ancora una volta ho rimasto solo
    m’hai lasciato pure tu
    non so perché, non so perché
    nessuna ragazza poi rimane, poi rimane con me

    Stavolta parlerò da solo
    mi dirò ‘ragazzo così non va’
    lasciala in pace per carità
    quella ragazza non fa per te
    e non scommettere dai
    tanto é sicuro che perderai

    Ancora una volta ho rimasto solo
    e da solo resterò

    Ancora una volta parlerò da solo
    mi dirò ‘ragazzo così non va’
    lasciala in pace per carità
    quella ragazza non fa per te
    e non scommettere dai
    tanto é sicuro che perderai
    Ancora una volta m’hai rimasto solo
    ma per poco tempo solo sarò
    poi ci ricascherò.

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  33. Il problema vero è che questa amministrazione è del tutto ferma a gestire l’ordinario e i lasciti. Semplicemente, al tempo di internet e dei comunicati stampa ci si boria un pò di più. Piango per Cortale.

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  34. In effetti ciò per cui si gloriano e che a qualche piccolo uomo e piccola donna ha fatto perdere la testa è men che l’ordinaria amministrazione. Basterebbero i dipendenti comunali per l’occorrenza; un commissario prefettizio l’assolverebbe meglio e, comunque risponderebbe educatamente a chi gli rivolge il saluto. Certo che un’amministrazione politica dovrebbe essere tutt’altro. Mi associo al compianto per il paese.

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  35. notaris’ blog
    Cronache, appunti e riflessioni da Cortale
    lunedì, 11 aprile 2011

    Il razzismo dei poveracci: cortalesi purosangue e meticci

    Il lato oscuro del web, scrive ne L’odio in rete Antonio Roversi, è popolato da individui e gruppi che, “pur nella diversità di accenti e idiomi utilizzati, parlano tutti, salvo qualche rara ma importante eccezione, il linguaggio della violenza, della sopraffazione, dell’annientamento nei confronti di altri esseri umani. Dietro quelle pagine web ci sono uomini e donne che nutrono un sentimento antico che si pensava prosciugato dal processo di civilizzazione o quantomeno relegato in qualche nicchia inoffensiva e nostalgica del nostro pianeta, ma che invece si è riaffacciato con un intensità per certi versi sorprendente. E’ un sentimento d’odio che utilizza il più moderno tra tutti i mezzi di comunicazione e la più avanzata tecnologia di cui disponiamo per manifestarsi”. Riaffiorano così vecchi pregiudizi assieme all’ istinto atavico fondato sulla convinzione irrazionale di essere il centro del mondo: la sindrome del birillo rosso del bar centrale di Foligno! Il guaio è che quando questo atteggiamento si traduce in una pretesa di superiorità, di eccellenza razziale e pretende di scegliersi i vicini e gli interlocutori con cui dialogare, escludendo chi non risponde ai requisiti di purezza richiesti e consegnandolo al pubblico ludibrio, diventa intolleranza e negazione dell’altro a cui si attribuiscono le peggiori nefandezze per suscitargli contro la generale ostilità. Il razzismo dei poveracci! Come suona male tradotto in cortalese il fora d’i ball! bossiano, dopo le tante umiliazioni e discriminazioni patite in giro per il mondo. Mi chiedo, in seguito all’ astiosa polemica dei giorni scorsi, che senso abbia per qualcuno che non ha poi neanche il coraggio di dichiarare la sua vera identità personale, nascondersi dietro l’etichetta di “cortalese purosangue”, ergersi a depositario di una presunta purezza etnica e brandire una identità naturale legata al sangue e alla terra come garanzia di verità e di giustezza se non una sconsolante pochezza culturale. Dopo secoli di dominazioni straniere e di migrazioni, di mescolanze di genti e di costumi, in che cosa consiste il cortalese purosangue? L’identità di un popolo o di una persona non è piuttosto che un dato biologico, eterno e immodificabile, un risultato culturale e storico costruito nel tempo attraverso confronti, prestiti e scambi reciproci; attraverso l’assimilazione e l’apporto di una pluralità di culture e di esperienze che ne determinano il continuo divenire risolvendolo dentro il moderno concetto della cittadinanza con i suoi valori universalistici dell’uguaglianza e della libertà? Il piccolo e simpaticissimo Perya Erwin, figlio di immigrati albanesi, frequentante le nostre scuole e che parlava il dialetto meglio dei suoi coetanei cortalesi, era in tutto e per tutto, nei diritti e nei doveri, eguale ai nativi del luogo, e come tale riconosciuto dai suoi compagnucci che ne avevano fatto il proprio beniamino. Potenza dell’educazione! Certi abbagli accadono quando i clan prendono il posto della politica, il folklore si sostituisce alla cultura e sono il segno preoccupante della regressione antropologica prodotta dalla crisi che stiamo vivendo.

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  36. Non vorrei sbagliare ma neanche tu interpreti ciò che scrivi….
    Scopiazzi, usi termini a dimostrazione della tua IMMENSA CULTURA,
    ma infine i concetti sono sempre uguali.
    Insomma ta canti e ta suani…..
    Il problema è che sei stonato e non sai suonare….
    Ma se tu sei soddisfatto!!!

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  37. Parla proprio lui di razzismo che non si fa nessuno scupolo a sfruttare un ragazzino albanese di cui fa nome e cognome per esteso. Chissà se ha chiesto l’autorizzazione ai genitori, trattandosi di un minorenne.

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  38. CHE FINE !!!!! dal blog di notaris ho preso quanto segue:

    Stamane, dopo aver inviato questa lettera alla titolare di un blog fratello, sono arrivato alla decisione amara che finora avevo ostinatamente evitato di prendere e introdurrò, d’ora in poi, un sistema di filtraggio degli interventi. Mi rendo perfettamente conto che si tratta di una battuta d’arresto per tutti quelli che credono nella possibilità di praticare anche a Cortale la democrazia informatica, ma di fronte ai ripetuti linciaggi morali attuati con una perfetta tecnica squadristica, non potevo esitare oltre. Non consentirò più a dei pusillanimi di approfittare della libertà concessa dal metodo dell’anonimato per esprimere non riserve o critiche anche dure ma contumelie personali e frasi offensive. D’ora innanzi vaglierò preliminarmente i commenti: saranno ammessi alla pubblicazione solo quelli che risponderanno ai requisiti minimi di civiltà, di reciprocità nel riconoscimento della dignità della persona e di buona educazione che sono alla base di un dialogo costruttivo. Proprio questo suggeriva, d’altronde qualche giorno fa, quell’amico americano, sorpreso e costernato per i toni da suburra che si riversavano nel blog. Inutile precisare che con il nuovo sistema non si pregiudica assolutamente il diritto alla critica anche aspra e al dissenso nei miei confronti. Tutte le cose che ho scritto finora e tutta la mia vita garantiscono in tal senso. Verrà soltanto negata una vetrina a buon mercato nel mio blog all’ignoranza e alla cafonaggine dominanti.

    Tutti filtrati quindi.. Deciderà lui quale post pubblicare…e sicuramente quelli che più gli garbano…
    Forse è giusto così, si allinea alla politica del governo che dice o con Berlusconi o muti…. Ma lui dovrebbe essere dall’altro lato o no?
    Saluti a tutti forse sarà l’ultimo intervento..

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  39. dedicato al cortalese anonimo purosangue, ecc.
    “Quanto accade in una coscienza altrui è per noi in sè indifferente, e noi stessi finiamo per disinteressarcene a mano a mano che giungiamo a conoscere abbastanza la superficialità dei pensieri che albergano nella grande maggioranza dei cervelli, la limitatezza delle loro idee, la moltitudine dei loro errori, la meschinità degli animi e la falsità delle opinioni; e che impariamo, per esperienza personale con quanto disprezzo, occasionalmente si parla di ognuno non appena non si ha più motivo di temerlo, o quando si crede che non lo verrà a sapere; soprattutto, poi, dopo che abbiamo sentito una mezza dozzina d’imbecilli parlare sprezzantemente del più grand’uomo. Capiremo, allora, che gli fa troppo onore chi attribuisce un grande valore alla loro opinione.”
    ARTHUR SCHOPENAUER

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  40. Gentilissima Italia, mi rendo conto che lei si sta venendo a trovare involontariamente nella situazione dell’apprendista stregone che ha evocato potenze infere se il suo blog sembra espropriato da questi due molesti visitatori a cui non è proprio andata a genio la menzione che lei mi ha riservato nel post e lo usano come spazio per le loro azioni di delegittimazione personale. Io ho chiuso loro l’accesso al mio blog in base ad un principio che Bobbio, anni addietro, pose in questo modo: “L’unico criterio in base al quale si possa ritenere lecita una limitazione della regola di tolleranza è quello implicito nella stessa idea di tolleranza: tutte le idee debbono essere tollerate tranne quelle che negano l’idea stessa di tolleranza. la domanda viene posta di solito in questi termini:debbono essere tollerati gli intolleranti?”
    io sono solito citare a sostegno delle mie tesi autorevoli esempi culturali, si tratta di una deformazione professionale forse perchè io lavoro maneggiando idee e concetti, ma per ch chi si riduce a trafugare i miei post si tratta di scopiazzatura, cito una esperienza positiva di integrazione e la resento come un successo del nostro sistema educativo! ebbene sfrutto minorenni! voglio mettere un freno alla loro volgarità chee mi imbastardisce il blog togliendogli l’ossigeno del dialogo a forza di insulti’ opero una censura, e così via… Che senso ha tutto ciò? Sono dei re Mida ala rovescia. tutto ciò di bello con cui vengono a contatto si trasforma in sterco, quasi a simboleggiare la bassezza del loro animo. Possibile che l’unica minaccia per il loro ruolo sia costituito dalla mia persona e che io meriti attenzioni così esaperate? Le cose che scrivono non mi toccano perchè ho capito con chi ho a che fare e so quello che valgono come persone. La cosa che mi angoscia è che costoro si sono ritrovati per un caso fortuito ( grazie alla nostra abdicazione) a svolgere un ruolo pubblico che non gli compete mancandogli quelle necessarie doti di equilibrio, di senso della misura e di imparzialità. Daranno il colpo di grazia alla già esangue convivenza nel nostro paese. Pare che si sia accorto di aver commesso un grave errore nell’attribuirgli questo ruolo improprio e immeritato anche colui che li prescelse a suo tempo. Ora si è pentito. Ma il danno ormai è fatto. Chiedo venia per l’intromissione e mi riprometto di non consideraree oltre questa deplorevole vicenda.

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